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Marc Aug�
Eleuthera - 1993 - pagg. 112
Marc Aug� prosegue la sua "antropologia del quotidiano" iniziata con Un etnologo nel metr� e proseguita in Ville e tenute, esplorando i nonluoghi, cio� quegli spazi dell'anonimato ogni giorno pi� numerosi e frequentati da individui simili ma soli. Nonluoghi sono sia le infrastrutture per il trasporto veloce (autostrade, stazioni, aeroporti) sia i mezzi stessi di trasporto (automobili, treni, aerei). Sono nonluoghi i supermercati, le grandi catene alberghiere con le loro camere intercambiabili, ma anche i campi profughi dove sono parcheggiati a tempo indeterminato i rifugiati da guerre e miserie. Il nonluogo � il contrario di una dimora, di una residenza, di un luogo nel senso comune del termine. E al suo anonimato, paradossalmente, si accede solo fornendo una prova della propria identit�: passaporto, carta di credito... Nel proporci un'antropologia della "surmodernit�", Aug� ci introduce anche a una etnologia della solitudine.
Marc Aug� (Poitiers, 1935), antropologo e sociologo, � directeur d'�tudes (Logica simbolica e ideologia) all'Ecole des Hautes Etudes di Parigi, di cui � stato a lungo presidente. Africanista di formazione, da anni si occupa di antropologia delle societ� complesse. Oltre ai saggi pubblicati da El�uthera, in Italia sono stati tradotti anche Il senso del male (1995), Il senso degli altri (1995), Disneyland e altri nonluoghi (1999).
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